Il capodanno esoterico

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Il capodanno esoterico

Pubblicato il: 30-09-2021

La tradizione italiana vede l’anno esoterico celebrato a Calenda, nella notte tra l’ultimo giorno di ottobre ed il primo di novembre, ad indicare il terminare della stagione estiva e l'inizio di quella invernale, momento al quale viene attribuita una potente valenza magica. I partecipanti si riuniscono attorno al fuoco in un ossequioso silenzio nel rispetto dei defunti, in segno di buon auspicio per il difficile inverno ancora da trascorrere. In gaelico, lingua importata dall'Irlanda nel V secolo d.C. ed appartenente ai Gaeli, abitanti celtici della Scozia, l'antica festa prende il nome di Samhain, proprio a significato di “fine dell'estate”, quando l'oscurità terrestre ha il sopravvento sulla luce e la comunicazione con gli altri regni è concessa. Alcune leggende narrano che l’antica usanza di accendere candele collocandole all’interno di zucche cave ricordi l’atto di quanto gli antichi guerrieri facevano con i crani dei propri nemici. Nel folclore norreno l’inizio dell’anno cade a metà dell’odierno mese di ottobre, corrispondente al mese invernale di gormánuðr, in occasione del rito di Vetrablót, il primo dei tre riti sacrificali celebrati a fini propiziatori, così come testimonia l’opera Ynglinga saga di Snorri Sturluson, storico, poeta e politico islandese, relativamente all’insediamento di Óðinn in terra di Swithiod. Il Dísablót è invece un rito in onore delle Dísir, divinità femminili, al fine di ottenere fertilità e protezione ed una natura favorevole alla propria e all’altrui esistenza, la cui duplice ricorrenza segue sempre la Luna crescente nei mesi di gormánuðr ed einmánuðr, l’ultimo del periodo invernale. Nell’anno 2021 quindi non corrisponde con la notte di fine ottobre ed inizio novembre, in quanto in Luna calante.